Il commissariamento delle opere pubbliche sarà utile per sbloccare i cantieri?

Ad aprile il Governo ha nominato 29 commissari straordinari per sbloccare la realizzazione di 57 opere pubbliche. L’esecuzione delle opere costerà 83 miliardi e sarà finanziata sia con risorse nazionali che risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; quest’ultime andranno a copertura dei costi dei progetti che si prevede di ultimare entro il 2026. La portata del commissariamento potrebbe essere però ancora più ampia: il Governo ha infatti annunciato di voler commissariare altri 44 progetti per un costo complessivo di 13 miliardi, il che porterebbe a 101 il numero di opere commissariate e a 96 miliardi le spese. Questo ampio ricorso all’istituto del commissariamento indica che il Governo, con il consenso del Parlamento, reputa le procedure ordinarie poco adatte a garantire quella rapidità di esecuzione delle opere che è quanto mai necessaria per la ripresa economica post Covid, nonché con i tempi previsti dalle norme europee per l’utilizzo dei fondi del piano NextGenerationEU. Ci si chiede, pertanto, se abbia ancora senso avere delle procedure che vengono definite “ordinarie”.

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